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Trattamenti

La tomografia è un esame diagnostico non invasivo che permette di ottenere delle scansioni della cornea e della retina per la diagnosi ed il follow-up di numerose patologie corneali e retiniche. È un esame utile anche nella diagnosi preoperatoria e nel postoperatorio della gran parte delle patologie oculari che necessitano di un intervento chirurgico. La durata dell’esame è di 10-15 minuti, il paziente è seduto di fronte allo strumento e viene inviato dal Dottore a fissare una mira luminosa, la scansione parte nel momento in cui viene messa a fuoco la struttura oculare da analizzare.

L’Angio-OCT è un esame che serve per visualizzare i vasi sanguigni all’interno dell’occhio. E’ una nuova metodica di angiografia che non prevede l’iniezione del mezzo di contrasto perché utilizza lo stesso flusso di sangue presente negli occhi. Si tratta di una tecnica innovativa di imaging che fornisce una scansione tridimensionale precisa dei tre strati che costituiscono la retina: quello più superficiale (all’interno del quale passano le fibre nervose del nervo ottico), quello profondo e quello corio-capillare (dove decorrono i vasi). L’esame è veloce, non invasivo e non richiede alcuna preparazione da parte del paziente. Dal momento che non si effettua l’iniezione di mezzo di contrasto, vi si possono sottoporre anche le donne in gravidanza e i soggetti con malattie croniche cardiache, polmonari, epatiche o renali.

E’ un esame fondamentale per lo studio della circolazione e coroide, utile anche per inquadrare le aree dove il sangue non circola e individuare eventuali lesioni provocate da nuovi vasi che si sviluppano a causa della mancanza di ossigeno. Con questo esame si può realizzare una mappa retinica che consente al medico di colpire con il laser le zone malate con più precisione.

Il Laser Retinico (Argon Laser) viene utilizzato per eliminare zone della retina malata. L’obiettivo è quello di ottenere delle cicatrici che rinforzano la retina nei suoi punti più delicati. Grazie alla sua azione termica riscalda la zona su cui si punta, curando così diverse malattie della retina.

La sua funzione è quella di distruggere il tessuto malato utilizzato anche per trattare il glaucoma e la cosiddetta cataratta secondaria. L’intervento è ambulatoriale e vengono iniettate delle gocce anestetizzanti per evitare il dolore. Successivamente viene applicata una lente per inquadrare bene le zone da operare e viene utilizzata una mira luminosa per indirizzare correttamente il laser sulle strutture che devono essere forate. Durante il trattamento si può avvertire un leggero fastidio.

La SLT è un trattamento laser sicuro e semplice che riduce la pressione oculare per i pazienti affetti da glaucoma. Il trattamento non si basa su farmaci ma utilizza un sistema avanzato di laser che ha per obiettivo specifico solo quelle cellule del trabecolato angolare che contengono melanina, un pigmento naturale. Ciò permette di stimolare queste cellule e di lasciare il tessuto intatto circostante. Come conseguenza della stimolazione del laser selettiva, si attivano dei meccanismi in reazioni del tessuto trabecolare che portano ad aumentare la sua permeabilità all’umor acqueo e ad un abbassamento della pressione oculare. La procedura è rapida, ambulatoriale e priva di dolori o fastidio.

L’esame del campo visivo consiste nella misurazione della visione dello spazio che circonda l’occhio. Si utilizzano apparecchiature computerizzate che presentano stimoli luminosi standardizzati. E’ essenziale per la visualizzazione del glaucoma ma molto utile per lo studio di alcune patologie della retina, del nervo ottico e del sistema centrale nervoso.

E’ un esame diagnostico che consente di studiare la forma della cornea e alcune sue caratteristiche. Questo esame permette di vedere con precisione la curvatura della superficie anteriore della cornea e di ogni suo punto. Il risultato dell’esame è una mappatura colorata e ad ogni colore corrisponde un raggio di curvatura. Esame non invasivo e semplice, va effettuata 24 ore dopo l’uso di lenti a contatto morbide o 48 ore nel caso in cui si siano portate lenti a contatto rigide.

La pachimetria corneale è un esame che consente di misurare lo spessore della cornea. Viene effettuato anche per valutare alcune patologie della cornea, come il cheratocono, l’edema corneale e nella diagnostica del glaucoma. Può essere effettuato da pazienti di tutte le età. Indicato in particolare in tutti i soggetti noti o a rischio per glaucoma, nei pazienti affetti da patologie corneali e in quelli che devono sottoporsi ad un intervento di chirurgia corneale: cross-linking, trapiano di cornea o in chirurgia refrattiva.

Il test di Schirmer è un semplice esame che permette di quantificare la secrezione lacrimale basale, che diminuisce in alcune patologie o per cause iatrogene legate all’assunzione di farmaci. Si esegue posizionando due striscioline di carta bibula millimetrate nel fornice congiuntivale e si attendono 5 minuti. Al termine si misura la porzione di strisciolina inumidita: sotto un certo valore (10mm) si definisce l’occhio come secco, per cui bisogna ricorrere a terapia sostitutiva.